Per la prima volta ieri è capitato che le cicale cantassero. Mi fa uno strano effetto e se mi concentro sul quel cicaleggio cantilenante, con i ricordi corro indietro a quando, bambinetta, giocavo nei caldi pomeriggi d’estate nel bel giardino sotto casa dei miei, pieno di fiori e alberi da frutto: l’altalena verde sotto il pergolo che, mentre mi dondolavo sempre più forte, mi faceva provare quella strana e bellissima sensazione del buco allo stomaco che poi, sperimentai, in altro modo col primo amore, il tavolo da ping-pong circondato dal ghiaino o la capanna degli indiani ricoperta di frasche raccolte nel bosco, le panchinette di legno fatte dai nostri papà per riposarci all’ombra dell’albicocco e il cestino di vimini con la merenda che, legato ad una corda, scendeva lentamente dalla finestra di cucina della mamma.
Penso a quei pomeriggi che avevano il sapore della felicità, quella vera e pura, penso alle immancabili partite a ‘tappo’, ai racconti di ‘paura’ che facevamo sedute in cerchio sull’erba, ai balletti che inventavamo quando ancora sognavamo di diventare ballerine o acrobate.
Penso ai segreti che ci scambiavamo, ai pattini a rotelle, alle ginocchia sbucciate, al telefono senza fili tra un terrazzo e l’altro, alle nostre ‘grazielle’ appoggiate al muretto e al gioco dei ‘quattro cantoni’ nella portineria di casa, nei giorni di pioggia.
Penso alle amiche che amavo, con cui sono cresciuta, serena, un pezzettino alla volta.
Ingredienti per 4 vasetti da 250 ml
1800 gr susine denocciolate
750 gr zucchero
scorza grattugiata di 1 limone
una manciata di foglie di menta
Lavate bene le susine, eliminate quelle eventualmente sciupate, tagliatele a metà ed eliminate il nòcciolo. Ponetele in una casseruola piuttosto capiente, aggiungete le foglie di menta, lo zucchero e la scorza di limone grattugiata.
Fate riposare un paio d’ore o fino a quando lo zucchero non si sarà disciolto del tutto creando una specie di sciroppo.
Cuocete a fiamma media, portate a bollore e poi abbassate al minimo ed eliminate la schiuma che man mano si formerà in superficie. Cuocete per circa 40 minuti ma controllate sempre prima di togliere dal fuoco che la confettura sia arrivata al giusto punto di cottura facendo la prova del piattino: mettete un cucchiaino di confettura sul piattino freddo e se si addenserà facilmente senza colare troppo, significa che è pronta.
Sterilizzate 4 vasetti di vetro, lavati prima con acqua e sapone e sciacquati bene, tenendoli per 6 minuti circa in forno a microonde alla massima temperatura. Riempiteli lasciando un cm dal bordo e chiudete ermeticamente con tappi sempre nuovi, capovolgete a testa in giù e aspettate che faccia il sottovuoto raffreddandosi.
Le foglioline di menta fresca donano un aroma delicatissimo e appena percettibile a questa classica confettura di susine.
con amore
Pippi
Parli anche tu di amicizia... e sorrido, con tenerezza, perchè tutti i tuoi ricordi sono pieni di candore e leggerezza... dentro la capanna degli indiani mi nasconderei per un po' anche adesso...
RispondiEliminaE le tue susine? Sono bellissime... le mie appariranno la prossima domenica e mi piace pensare ci sia un filo con te, proprio con te... qualsiasi cosa racconti o cucini sa sempre trasmettermi belle sensazioni... e voglio dirtelo, perchè anche questa è condivisione... :-)
Che splendidi ricordi accompagnano questa confettura..mi hai fatto sognare ad occhi aperti ^_^
RispondiEliminaInteressante l'accostamento menta-susine! Dovró provare! 😀
RispondiEliminaBuona giornata
Come ti capisco... l'altalena verde l'ho ristrutturata e in casa c'è ancora... mi mancano quei momenti di assoluta serenità e spensieratezza... come sei dolce Laura, la tua confettura di susine è sublime, perfetta per iniziare la giornata con un sorriso!
RispondiEliminaUn abbraccio
Abbinare questa confettura - che letteralmente splende - ai tuoi ricordi e a quella musica soave mi ha fatto venire i brividi!
RispondiEliminaGrazie di cuore!
Buonissima!
RispondiEliminaComplimenti le tue foto sono bellissime.
Un abbraccio
Sai Laura, anche io e le mie amiche eravamo solite raccontare storie di "paura"...e giocavamo fuori tutto il giorno, fino a quando mia madre e tutte le madri del quartiere ci invitavano "molto gentilmente" a rientrare in casa...Bellissimi ricordi di amicizie e di leggerezza...Grazie, per il bel post e per la ricetta deliziosa! A presto, Mary
RispondiEliminaTutto vero, che felicità vedervi giocare tutti insieme in giardino, e tu che mi chiamavi 'Mimina' mille volteal giorno, mi affacciavo alla finestra ogni volta e tu ti tranquillizzavi. . Che bei ricordi! Questa è felicità! Un bacio amore mio mamma
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